La sega a gattuccio è un elettroutensile che ha molto in comune con il seghetto alternativo, con la differenza che è concepita per l’utilizzo in orizzontale anziché in verticale. Come per la versione manuale, il termine “gattuccio” deriva dalla somiglianza del profilo trapezoidale della lama con quello di un piccolo squalo conosciuto con tale nome. Può montare lame intercambiabili più o meno lunghe, con caratteristiche e dentatura diverse per agire su legno semilavorato o grezzo, materiali plastici o compositi e metalli. Può essere utilizzata anche per il taglio di piccoli rami in alternativa alla sega da potatura.
La sega a gattuccio è disponibile nelle versioni a filo o a batteria; i modelli a filo hanno potenze generalmente comprese tra 650 e 1500 W, quelli senza filo utilizzano batterie ricaricabili da 10,8 a 20 V con diversi amperaggi.
Com’è fatta la sega a gattuccio
La lama è montata in asse con il corpo macchina, che è allungato e termina con l’impugnatura, quasi sempre ad anello chiuso. All’estremità anteriore dell’elettroutensile è fissata una suola in metallo, con apertura centrale per lo scorrimento della lama, che va sempre posta a scontro sul pezzo da tagliare. La lama è disegnata in modo da effettuare il taglio sulla corsa di ritorno, perciò lo scopo della suola è quello di impedire la trazione e il saltellamento della lama nelle fasi iniziali del taglio. Questa suola è di norma rimovibile, ma è sconsigliabile l’utilizzo della macchina senza questa protezione.
La velocità massima della lama si attesta su 2.500-2.800 corse al minuto e può essere regolata in continuo modulando la pressione sul grilletto o, in alcuni modelli, preimpostandola attraverso una rotella. Come per il seghetto alternativo, a lato dell’impugnatura c’è quasi sempre un pulsante che permette di bloccare la velocità della lama senza dover tenere premuto il grilletto, un’opzione utile quando si devono effettuare più tagli consecutivi, ma da utilizzare con cautela: per eliminare il blocco e far scattare l’arresto della lama basta una leggera pressione sul grilletto.
Alcune seghe a gattuccio offrono la possibilità di ruotare l’impugnatura (o parte del corpo macchina) e di bloccarla in diverse posizioni, tramite un ulteriore pulsante di blocco/sblocco. Le macchine con questa caratteristica sono preferibili, in quanto permettono di avere l’impugnatura sempre allineata al corpo, senza torsioni, quando si devono effettuare tagli inclinati o sfoltire i rami degli alberi.
Le lame per la sega a gattuccio
Le lame hanno lunghezze indicativamente comprese tra 80 e 200 mm, il che permette di adeguarle alla sezione del pezzo da tagliare. La dentatura può essere più o meno fitta e va scelta in base alla durezza del materiale: più il materiale è duro più i denti saranno piccoli e il taglio risulterà più lento, ma più preciso; per i tagli grossolani e rapidi nel materiale tenero (per esempio i rami) si usano lame con denti più lunghi e radi. Quanto al massimo spessore che può essere tagliato, mediamente è di 100-150 mm per legno e plastica e 5 mm per i metalli. La corsa della lama, a seconda del modello, è compresa tra 20 e 30 mm.
La sostituzione della lama può avvenire tramite un pulsante di sblocco/blocco rapido o attraverso l’allentamento di due viti a brugola o di una ghiera. Prima di effettuare questa operazione, bisogna sempre scollegare l’elettroutensile dall’alimentazione elettrica (o dalla batteria) e indossare i guanti.
Come si usa
La lama deve entrare in contatto con il pezzo mentre è già in movimento, perciò bisogna avvicinarsi alla linea di taglio con la macchina in posizione un poco inclinata (lama in alto e impugnatura in basso), si avvia la lama a vuoto, si appoggia la suola a scontro e si porta la lama a contatto con il pezzo, affondando gradualmente senza premere, lasciando che sia l’azione della lama a determinare il taglio. Questa successione di fasi avviene in pochi secondi, un po’ come si fa con la motosega o con la sega da potatura.
La sega a gattuccio è uno strumento molto utile per gli amanti del fai da te, con un po’ di pratica permette di effettuare tagli abbastanza regolari, ma non è adatta per ottenere profili perfettamente squadrati. Sicuramente è un valido aiuto per tagli grossolani e ripetuti che non richiedono né particolare estetica né precisione, per esempio nella costruzione di un telaio in travetti o in tubolare che non è destinato a rimanere a vista, nella preparazione dei tronchetti per il forno o il barbecue eccetera.
Ciao! Grazie per l’articolo. Ho una domanda, forse stupida: si può usare il seghetto a gattuccio per lavori verticali al posto di quello alternativo? Ho trovato un seghetto makita su metautensili e vorrei evitare la doppia spesa. Stavo dando un occhiata online ma non ho trovato risposte definitive. Al di là della precisione, utilizzarla in verticale può rovinare la lama o meccanismi interni? Grazie.