La motosega è un utensile per il taglio del legno; ne esistono diverse tipologie tra le quali quella elettrica, quella con motore a scoppio e quella a batteria. Tra di esse esistono importanti differenze che ne determinano una diversa destinazione d’uso. Un’ulteriore categoria da tenere presente è inoltre quella delle motoseghe da potatura.
Struttura della motosega
Una motosega è formata in primo luogo da un motore (a benzina o elettrico); questo ha il compito di trasmettere il movimento a una catena (molto simile a quella utilizzata nelle biciclette). Questa è composta da segmenti, ognuno dei quali è formato da una piccola lama denominata “dente“.
La catena, grazie al movimento rotatorio attorno alla cosiddetta “barra di guida“, ha la funzione di una vera e propria lama con la quale si possono affrontare tagli su tronchi, anche di notevoli dimensioni. È formata da tre diversi tipi di maglie: preliminare, sgorbia e limitatore.
Attorno al blocco del motore si trova la struttura (normalmente in materiale plastico) formata da una doppia impugnatura.
Nella parte posteriore l’impugnatura principale è dotata di un grilletto acceleratore che fa aumentare i giri del motore in base alla pressione esercitata; questo si trova nella parte interna dell’impugnatura, mentre all’esterno, solitamente sulla parte superiore, si trova una leva di bloccaggio dell’acceleratore. Nella parte anteriore della macchina invece troviamo una seconda impugnatura, fondamentale per stabilizzare la motosega durante le operazioni di taglio.
In posizione antistante a questa seconda impugnatura troviamo il grilletto di sicurezza che impedisce a porzioni di legno tagliato di colpirci la mano. Infine in corrispondenza del motore troviamo la cordicella e la pompetta d’avviamento.
La conformazione della motosega può variare leggermente da un modello all’altro, ma di base la struttura è la sempre la stessa; questa invece si discosta nettamente da altri macchinari da taglio come per esempio, la sega circolare, la troncatrice e il gattuccio.
Elettrica
La motosega elettrica, o elettrosega, è un utensile da taglio con motore elettrico: necessitando di un cavo per l’alimentazione è adatta per l’impiego in posti vicini a una presa di corrente.
In genere le elettroseghe hanno potenze inferiori rispetto a quelle con motore a scoppio; tuttavia hanno una grande qualità, cioè sono poco rumorose e permettono a chi abita in prossimità di altre case di tagliare senza disturbare il vicinato.
Mediamente la potenza di un’elettrosega può raggiungere i 2000 watt, con alimentazione a 220 volt. Indicativamente il peso si attesta tra i 4 e i 6 kg, mentre la lunghezza della lama va dai 30 ai 40 cm.
Se la sega ha il motore elettrico non si rendono necessari particolari interventi di manutenzione, tranne (se prevista) la sostituzione delle spazzole consumate e la lubrificazione dell’asse motore. È utile anche una bella soffiata volta a eliminare la polvere e una verifica periodica dell’integrità del cavo di alimentazione.
L’utilizzo di un’elettrosega è consigliato per chi non ha particolari esigenze professionali e deve svolgere operazioni di piccolo taglio su piccoli alberi o rami non molto grandi.
A scoppio
La motosega a scoppio è caratterizzata da un motore alimentato a benzina; questo può essere a due o a quattro tempi; nel primo caso è necessaria un’alimentazione a miscela, nel secondo caso invece l’utensile è dotato di miscelatore a olio separato.
Le motoseghe a scoppio possono avere diverse cilindrate e di conseguenza differenti livelli di potenza; chiaramente più grande è la cilindrata più sarà elevato il consumo di carburante.
Questa tipologia di utensile necessità di continue manutenzioni. In primo luogo laddove si tratti di una motosega con serbatoio dell’olio separato è sempre bene verificarne il livello del contenuto. È importante impiegare oli minerali studiati specificatamente per tale utilizzo, evitando invece altre tipologie di lubrificanti che possono causare problematica al motore.
Anche la pulizia del filtro dell’aria è importante, ma è bene attenersi al libretto di manutenzione della sega dove è quasi sempre indicato il sistema più adatto per pulirlo in modo corretto e senza provocare problemi.
Nell’ipotesi di un modello a due tempi è sempre bene preparare una miscela con percentuali d’olio idonee; di norma la percentuale minima e del 2%.
I modelli a scoppio hanno una potenza superiore rispetto alle elettroseghe; inoltre possono essere dotate di lame di tutto rispetto, con lunghezze a partire dai 45 cm, sino a superare i 55 cm nei modelli più potenti. Questi ultimi sono studiati appositamente per il taglio professionale di alberi di dimensioni notevoli.
La scelta di una sega a catena a scoppio è consigliata per coloro che devono svolgere lavori da professionisti, per esempio tagliare alberi di grandi dimensioni: è a tutti gli effetti una motosega professionale.
A batteria
La motosega a batteria si posiziona in un range di potenza decisamente inferiore rispetto a quella a scoppio. Essendo alimentata a batteria non può raggiungere le prestazioni del modello a benzina (la potenza si attesta in genere sui 36V), tuttavia presenta numerosi vantaggi.
In primo luogo è molto più leggera, ciò consente una migliore maneggevolezza rendendola adatta anche a coloro che hanno una corporatura minuta. È molto silenziosa e a differenza delle motoseghe alimentate a filo non è vincolata ad una presa elettrica, questo ci consente una maggiore libertà di movimento.
Infine i modelli e batteria hanno una manutenzione semplice e nonostante la bassa potenza possono offrire prestazioni di tutto rispetto.
In confronto ai modelli alimentati a filo il funzionamento di una motosega a batterie ha una durata limitata, ma grazie alle batterie di ultima generazione agli ioni di litio possiedono comunque una buona autonomia.
Motosega da potature
Un’ulteriore categoria di cui dobbiamo tenere conto per la scelta della sega a catena è quella della motosega per potatura. Si tratta di modelli di dimensioni ridotte, con barra guida (max 35 cm) e catena più corte. La motosega da potatura è una motosega piccola, quindi più leggera e maneggevole, perfetta per i tagli rapidi dei rami più piccoli. Ha una potenza compresa tra i 1000 e i 2000 W.
Per potare i rami che si trovano ad altezze elevate è consigliabile utilizzare una motosega telescopica, caratterizzata da un’asta (lunga anche diversi metri) che consente il taglio ad altezze importanti. La sega a catena telescopica migliora le condizioni di sicurezza evitando all’utilizzatore di dover usare scale o addirittura arrampicarsi sopra l’albero, rendendo così le operazioni più pericolose.
Manutenzione della catena
La catena dev’essere sottoposta a continua manutenzione. I nemici principali sono l’umidità derivante dal taglio di legna fresca, la segatura prodotta durante il lavoro (spesso ricca di linfa o di resina che impastano la rotaia di scorrimento della catena o il pignone di trascinamento). Infine c’è la terra, quasi mai priva di abrasivi e dannosi granelli di sabbia, che viene raccolta quando si tagliano tronchi e rami abbattuti al suolo.
Per una pulizia adeguata e una buona manutenzione della barra, oltre a chiavi esagonali e cacciavite, è utile disporre di un pezzettino di legno da far scorrere nella gola della barra in modo da liberarla da eventuali depositi di segatura e terra.
I denti della catena sono sagomati in modo da scorrere nella gola della barra. Per non fuoriuscire dalla gola la catena deve essere tesa in modo adeguato. Una prova consiste nel tirare verso l’esterno la catena: si deve distanziare dalla barra non più di 1 cm.
Se i denti hanno perso l’affilatura si può utilizzare un’apposita guida angolata, specifica per ogni tipo di catena, su cui si aziona una lima tonda che passa dente dopo dente.
Motosega prezzi
I prezzi delle motoseghe variano in base alla tipologia. Si può andare da un minimo di 60 euro per una sega a catena da potature a cifre che superano di gran lunga i 1000 euro per le motoseghe professionali da taglio, con lama molto lunga e potenza particolarmente elevata.
grazie, spiegazione molto chiara