Tornio per legno: funzioni, caratteristiche e peculiarità della macchina che permette di lavorare un pezzo di legno grezzo e informe, consentendo di modellarlo e regolarizzarlo portandolo ad avere la forma desiderata ed essere liscio e finito al tatto
Il tornio per legno è una macchina stazionaria; il suo compito principale è quello di tenere saldamente un pezzo di legno e di farlo ruotare su un asse orizzontale. Lo scopo è quello di consentire all’operatore di lavorare il legno con strumenti da taglio (ferri), che possono essere sgorbie, bedani, scalpelli, ecc.
Per svolgere bene il suo lavoro, il tornio da legno deve avere alcune caratteristiche importanti:
- solidità strutturale
- peso elevato
- regolazione della velocità di rotazione
- regolazione rapida delle impostazioni
- cambio rapido del mandrino e della contropunta
I torni per legno sono accessoriati in vario modo, ma tutti hanno:
- una testa motrice in cui risiedono:
- il motore elettrico, che induce il moto rotatorio,
- il quadro comandi e
- la presa di forza su cui si applica il mandrino di trascinamento
- una contropunta, retta da un suo supporto mobile
- una staffa poggiautensile, retta dal supporto portautensile
- un banco di supporto, che unisce e solidarizza tutti i componenti
La testa motrice
La testa motrice è la parte del tornio per legno in cui si raccolgono gli organi meccanici di movimento (motore, variatore di velocità, presa di forza) e il quadro comandi. In alcuni torni il quadro comandi è un semplice interruttore, meglio se sdoppiato e di sicurezza (di quelli che, in caso di mancanza di corrente elettrica e successivo ripristino, impediscono il riavvio automatico del motore). La regolazione della velocità si fa “meccanicamente“, di solito spostando la cinghia di trasmissione su pulegge di diametri differenti.
In altri torni, più evoluti, oltre al sistema a pulegge, che in questo caso ha la valenza di garantire sempre la migliore coppia del motore, c’è una scheda elettronica di controllo del motore, con quadro comandi dotato di display, pulsanti e potenziometri per le regolazioni.
La presa di forza ha una forma e un diametro che seguono determinati standard per l’abbinamento con i mandrini di trascinamento comunemente utilizzati.
Il mandrino di trascinamento
È un elemento fondamentale del tornio, considerando che ha il compito di agganciare il pezzo di legno, tenendolo saldamente per trasmettergli il moto rotatorio senza il pericolo che si stacchi e voli via. Tuttavia va detto subito che non c’è un mandrino ideale; tutto dipende dalle dimensioni e dalla forma del pezzo di legno che si deve lavorare.
Se si usa la contropunta, quindi si affronta la tornitura longitudinale, si possono usare i trascinatori innestati direttamente nella presa di forza. I trascinatori possono avere 2, 4 rebbi (rilievi taglienti che mordono il legno) o essere multipoint (tanti piccoli rilievi).
Per i pezzi di grandi dimensioni e con superficie di fissaggio piatta (è frequente il caso nella tornitura trasversale per fare piatti e ciotole) si possono usare platorelli da avvitare, previa centratura, sul pezzo, oppure si usano mandrini con 4 griffe che mordono in espansione in un cavo del pezzo grezzo prodotto appositamente con sottosquadro.
Per i pezzi piccoli, lo stesso mandrino con 4 griffe si usa ma, questa volta, stringendo il pezzo fra le ganasce.
La contropunta
Nella tornitura longitudinale è l’elemento che sostiene il pezzo all’estremità opposta rispetto al mandrino. Come il mandrino, che sia un semplice trascinatore o un platorello ecc, la contropunta deve essere centrata, ovvero posizionata nel centro ideale della superficie del pezzo in lavorazione. Per poter premere e forzare leggermente la presa sul pezzo, la contropunta ha un sistema a vite con manopola; questa consente di avvicinarla e distanziarla dal mandrino, con spostamenti dell’ordine di millimetri.
Per la regolazione più ampia, che adegua la presa fra mandrino e contropunta alla lunghezza totale del pezzo di legno, la contropunta si affida alla possibilità del suo sostegno di scorrere lungo il banco del tornio e di fissarsi in qualsiasi posizione.
La staffa portautensile
La staffa portautensile offre un indispensabile appoggio per il ferro che l’operatore deve utilizzare; la forza che si impiega per tenere saldamente bedani e sgorbie, muovendoli a dovere, si applica interamente su questo supporto orizzontale.
Per svolgere il suo compito nel modo migliore, la staffa portautensile deve essere regolata in diverse direzioni:
- longitudinalmente, per essere posizionata nella zona di lavoro, il legno potrebbe essere molto lungo, quindi il supporto portautensile, che regge la staffa, deve poter scorrere sul banco del tornio ed essere fissato in qualsiasi punto di esso.
- verticalmente, per trovarsi all’altezza giusta: il ferro va tenuto e mosso a partire dal punto di massima sporgenza laterale in sù, mai sotto.
- lateralmente, per essere alla distanza giusta dalla superficie del legno.
Tutti questi movimenti devono avvenire senza difficoltà e velocemente; sostanzialmente è il supporto portautensile che pensa a tutto questo, grazie alla sua forma e alla presenza di viti a leva da rilasciare e stringere, senza derogare in fatto di robustezza, perché la staffa portautensili deve essere un appoggio sicuro e stabile.
Il basamento
La maggior parte dei torni da legno ha anche un basamento che sostiene la macchina all’altezza operativa ideale; nel caso dei torni da banco invece non c’è basamento e la macchina si appoggia su un banco da lavoro; in questo caso è importante che il tornio da banco sia immobilizzato bene sul bancone e che quest’ultimo sia molto solido.
L’importanza di avere un tornio da legno pesante, ben fissato e ben saldo sul suo basamento è data dal fatto che il pezzo di legno grezzo, seppure ben centrato sul mandrino, quando inizia a girare ha una massa non ancora omogenea e tende a provocare oscillazioni e vibrazioni che macchine leggere e strutturalmente non valide mettono in tutta evidenza, persino rendendo pericoloso il lavoro.
I tipi di tornio legno
La gamma degli strumenti per la tornitura legno è molto vasta: si va dai semplici aggiuntivi per trapano, che ne sfruttano il motore per far ruotare un pezzo di legno da tornire, al tornio per legno professionale, macchina solitamente grossa, pesante e robustissima. Ma fra i vari step che separano i due estremi, non c’è una separazione netta.
Si possono identificare le macchine leggere da banco (già menzionate) che hanno il vantaggio di essere facilmente spostabili, ma devono essere ben supportate da un tavolo robusto e pesante; le macchine con basamento a terra, solitamente strutturate con banco in spessa ghisa, così come anche le gambe che formano il basamento, inclinate verso l’esterno e apparentemente sovradimensionate.
Ci sono macchine più versatili, orientate a diversi utilizzi, per esempio con la testa motrice ruotabile orizzontalmente per effettuare la canonica tornitura longitudinale, ma anche quella trasversale, e ci sono macchine allestite per svolgere compiti specifici come la duplicazione di pezzi già fatti, come il tornio copiatore.
Un fattore che molti prendono in considerazione pensando a un utilizzo prettamente hobbistico è la dimensione della macchina, preferendo spesso modelli piccoli e leggeri, valutati come sufficienti per il lavoro da svolgere. In realtà la tornitura è un’attività bellissima che porta facilmente a evolvere su lavori più impegnativi e divertenti, con il disappunto di ritrovarsi con un tornio per legno non sufficiente alle rinnovate velleità operative.
Accessori per il tornio per legno
Gli accessori che si possono aggiungere al tornio sono rivolti ad aumentarne le possibilità operative.
Tornio per legno con copiatore
Il copiatore, per esempio, menzionato nel paragrafo precedente, alludendo a una macchina con quella specifica funzione, è installabile come aggiuntivo su qualsiasi tornio che si rispetti, ovvero che abbia una struttura sufficientemente solida e rigida da reggere, senza concedere flessioni di alcun genere, il sistema di sostegno del pezzo originale, posizionato esattamente di fianco a quello grezzo da lavorare, più un elemento mobile, vincolato con leveraggi al banco, che a un’estremità ha il tastatore, utile per seguire la silouette del pezzo originale, mentre sull’altra porta il ferro sul pezzo grezzo in modo da replicare esattamente la forma dell’originale.
Aggiuntivo per fare filetti
Utile quando si vogliano fare coppe, barattoli e zuccheriere con tappo avvitabile sul corpo. È un accessorio che va montato sul banco del tornio per legno e serve per sostenere il pezzo da filettare (internamente o esternamente), mentre lo si fa ruotare lentamente, a mano, del “passo” utile al filetto. Al tornio è demandato il compito di far girare velocemente una fresa con parte attiva laterale, in grado di incidere il canale del filetto.
Elemento di aspirazione
È una cuffia da collegare all’aspiratore da laboratorio, utilissima nelle fasi di levigatura e di finitura del pezzo al tornio, per mantenere pulito il laboratorio e per la propria salute. La cuffia si blocca al banco del tornio per legno (molto efficace e rapida da posizionare è quella con base magnetica) ed è conformata per stare vicina al pezzo in rotazione in modo da aspirare meglio la polvere prodotta.
Tornio per legno prezzi
Altra voce che risente di una variabilità enorme è “tornio legno prezzi”. A parte i semplicissimi aggiuntivi per trapano, ci sono anche alcune macchine da banco dal costo veramente basso, attorno ai 100 euro. Da lì si sale progressivamente, soprattutto quando iniziano a esserci motori a velocità variabile elettronica, cambio del senso di rotazione, display digitale ecc.
Ovviamente c’è anche un valore dato dalle possibilità che il tornio per legno offre: la lunghezza del banco, la dimensione massima dei piatti tronibili, la disponibilità di accessori e componenti opzionali. Macchine di tale levatura possono costare diverse centinaia di euro (dai 200 ai 1000 euro).
La solidità dell’insieme basamento-macchina o della sola macchina, nel caso dei torni da banco, è un altro fattore che incide anche sul prezzo. Non è una regola, ma per esempio un ottimo tornio per legno di livello amatoriale di GammaZinken, il modello DML 1420, pesa 48 kg (solo tornio), mentre un modello professionale della stessa ditta, modello RP Maxi 1, pesa 231 kg (solo tornio).
Molto interessante.