La livella laser è uno strumento di misura che fornisce indicazione dell’orizzontalità e/o della verticalità. Serve quindi per avere un riferimento sicuro di quale sia la linea dell’orizzonte
La livella laser si compone sostanzialmente di due elementi: il sistema di livellamento e il sistema di segnalazione.

Il sistema di livellamento
È composto da un modulo in grado di allinearsi più o meno velocemente all’orizzonte e di stabilizzarsi “rigidamente” su quell’impostazione; il tutto avviene automaticamente, una volta accesa la livella. In commercio esistono ancora in circolazione livelle laser con un sistema di livellamento manuale, mediante una coppia di fiale a bolla che permettono di impostare lo strumento sull’orizzonte. Ci concentriamo sui modelli a livellamento automatico perché il basso costo della tecnologia ha portato tutte le aziende ad applicare anche sui modelli entry level il sistema automatico.
La caratteristica del sistema di livellamento e del suo funzionamento è quella di richiedere un punto d’appoggio stabile. Quindi una livella laser non si tiene in mano durante il funzionamento; richiede l’appoggio su un piano, su un supporto come uno stativo oppure l’aggancio a un appiglio di fortuna mediante appositi sistemi di fissaggio di cui può essere dotata. Inoltre il sistema di livellamento automatico ha un certo range di funzionamento, ovvero richiede che la livella sia ragionevolmente diritta: in pratica, basta metterla a occhio in posizione eretta, al resto pensa lei.

Tanti tipi di emissione
Il secondo elemento, ovvero il sistema di segnalazione, è rappresentato dalla proiezione del raggio laser che, grazie alle sue peculiarità, disegna una o più linee sulle pareti e in alcuni casi anche su pavimento e soffitto. Di base, quasi tutte le livelle laser proiettano la linea dell’orizzonte e la sua verticale, facendola ricadere al centro della prima. Nelle livelle entry level la proiezione ha una certa ampiezza, sia in senso orizzontale sia in quello verticale, mentre i modelli più performanti sono in grado di disegnare una linea dell’orizzonte a 360°, che si estende quindi su tutte le pareti di una stanza. Altri modelli, sicuramente di gamma medio alta, proiettano due linee verticali, una frontale e una laterale (a 90° rispetto alla prima), consentendo di individuare e marcare a terra, a parete e a soffitto il cosiddetto “squadro”, utile per tracciare la posizione di tramezze o altre separazioni perpendicolari alla parete d’appoggio.
Se i raggi superano l’ampiezza di 180°, in questo caso si ottiene anche il posizionamento del “piombo” ovvero la perfetta corrispondenza a terra di un punto specifico del soffitto o viceversa. La stessa indicazione può essere data da livelle laser che hanno la specifica funzione di piombo, offerta con la proiezione di due punti laser uno allo Zenit e uno al Nadir della macchina. C’è infine un’ultima possibilità che è quella di bloccare il sistema di livellamento dello strumento, facendo rimanere la proiezione dei raggi in posizione perfettamente centrale rispetto allo strumento. In questo caso della livella laser si utilizza solo la funzione di proiezione del raggio: inclinando lo strumento, montato su un cavalletto, si possono così tracciare piani inclinati.
La visibilità
Fra le varie livelle c’è anche un’importante differenza che riguarda l’intensità della luce emessa dal laser e la sua colorazione. Le livelle laser sono studiate per un utilizzo al chiuso perché la luce emessa dal laser adatto agli utilizzi civili è facilmente sopraffatta dall’illuminazione solare; spesso, negli ambienti più luminosi, per vedere il raggio è necessario accostare le tende. Questo talvolta succede anche con gli strumenti più performanti, dotati sicuramente della massima potenza ammissibile.
Sino a pochi anni fa il laser era emesso soltanto con luce rossa, ma oggi, per incrementare la visibilità del raggio anche in situazioni di elevata illuminazione naturale, sono rese disponibili livelle laser con raggio verde, una lunghezza d’onda che, evidentemente, risalta di più nelle situazioni descritte.
Come si usa
Abbiamo detto che la livella laser va posizionata in modo stabile, ma i casi sono diversi. Se dobbiamo fissare a parete un ripiano, sostenuto da mensole o fissaggi a scomparsa, oppure la barra di un mobile pensile o, ancora, la piastra per sostenere un televisore, l’ideale è far proiettare alla livella un raggio orizzontale all’altezza precisa alla quale l’oggetto va fissato. Per farlo bisogna posizionare la livella in modo che il suo raggio ricada nella posizione prescelta e il sistema più rapido è quello di usare un cavalletto (stativo) con testa regolabile in altezza mediante cremagliera, che facilita la regolazione fine.

Lo stesso si può fare se si deve applicare a parete una serie di quadri, ma in questo caso si ha un po’ più di margine di errore, pertanto si può:
- Mettere la livella su un appoggio piano (un armadio, una credenza, un tavolo ecc)
- Usare il raggio orizzontale come riferimento fisso e da questo livello misurare volta per volta la posizione corretta dell’attacco di ogni quadro.
Molto utili sono le livelle che forniscono in dotazione accessori come morsetti a vite o a molla che permettono di fissare velocemente lo strumento a un appiglio di fortuna, anche ad altezze che un cavalletto non riesce a raggiungere, usando per esempio o tubi montanti di una scala a compasso.

Più semplici gli allineamenti verticali, visto che basta un appoggio qualsiasi, un po’ rialzato, per proiettare il raggio laser da soffitto a pavimento: in questo caso è sufficiente ruotare la livella per centrare il punto di riferimento. Consigliamo di utilizzare sempre un paio di occhiali protettivi contro il laser, perché durante l’utilizzo capita spesso di rientrare nel raggio d’azione della livella e di guardare in direzione della medesima, soprattutto rispetto alla proiezione verticale.
Scegliere la livella laser
Se la necessità è quella di fissare a parete ripiani, mensole, lampade, accessori e sostegni vari, è assolutamente inutile orientarsi su strumenti sofisticati; piuttosto si acquisti un treppiede, sempre che non lo si possieda già: l’attacco (foro filettato) sotto le livelle laser, infatti, è il medesimo delle macchine fotografiche. Ciò che serve sicuramente è una livella che emetta un raggio orizzontale e uno verticale contemporaneamente e che si allinei automaticamente all’orizzonte (ormai lo fanno praticamente tutte).
Se ci si cimenta nei lavori più importanti, invece, per esempio piccole ristrutturazioni con applicazione di illuminazioni a parete e soffitto, realizzazioni di boiserie alle pareti e/o ai soffitti, tramezze in cartongesso, gasbeton o muratura convenzionale, allora ci serve una livella che abbia la funzione squadro e, magari, anche piombo.
Se si è certi di dover utilizzare la livella in condizioni di forte illuminazione, meglio orientarsi su livelle con raggio laser verde; tenendo conto che i modelli avanzati, di solito, hanno anche un’emissione molto ben visibile a prescindere dalla colorazione. Verifichiamo sempre la dotazione aggiuntiva, che di solito è molto utile nei più diversi frangenti.