Per effettuare la posa delle piastrelle non serve una dotazione particolare, ma alcune apparecchiature accessorie possono facilitare notevolmente il lavoro
La posa delle piastrelle, per chi decide di entrare a far parte del mondo dei far da sé, è una tra le prime attività che viene voglia di sperimentare. Prima di tutto non comporta l’investimento in attrezzature sofisticate e costose, il prezzo di una dotazione di base si ripaga abbondantemente con quello che si risparmia di posa, anche se si tratta di iniziare con il rivestimento di una superficie modesta; inoltre, buona parte degli attrezzi necessari servono anche per altri lavori.
Ci si accorge da subito di quanto sia importante la precisione nell’accostare e nel livellare ogni singola piastrella rispetto alle altre, di quanto sia facile produrre sfridi durante le operazioni di taglio delle piastrelle, nonostante la precisione nel rilevare e nel riportare le misure, se si affronta il taglio con strumenti approssimativi, specialmente quando questo non si limita a una semplice riduzione squadrata delle dimensioni di una piastrella, ma si tratta magari di praticare un taglio sagomato attorno a un elemento architettonico o di aprire un foro per consentire a un tubo di affiorare dal rivestimento.
Alcuni accessori concepiti appositamente per queste situazioni facilitano molto il compito di rilevare forme e posizioni degli elementi di disturbo e riportarli fedelmente sulla piastrella da adattare, evitando di compiere più azioni consecutive. Ma anche la semplice raschiatura delle fughe per sostituire una piastrella può essere facilitata da un attrezzo a lama appositamente studiato, piuttosto che con un semplice cutter a lama sottile da passare più volte. Wolfcraft
Il taglio preciso
La tagliapiastrelle 1 TC 670, fondamentale per la posa delle piastrelle, utilizza una tecnica di taglio innovativa molto utile per i tagli in serie: basta impostare una sola volta lo spessore della piastrella e la pressione da esercitare per separare le due parti, poi il lavoro si porta avanti senza incertezze e riducendo al minimo la possibilità di rotture.
Il processo di taglio è a spingere, in modo scorrevole e continuo, l’impugnatura è ampia e sicura e va tenuta premuta per tutta la lunghezza del taglio; arrivati in battuta, basta ribaltarla in avanti e i due risalti inferiori vanno in appoggio ai lati del taglio.
Con una pressione predeterminata, grazie alla forma conica del frantumatore, le due porzioni di piastrella si separano definitivamente, in modo netto e molto preciso.
La tagliapiastrelle ha un appoggio sicuro a terra e dispone di due supporti laterali per fornire una superficie più ampia e livellata alle piastrelle; la piastra di base è in alluminio rivestita di materiale antiscivolo; la rotella Ø 20 mm è al carburo di tungsteno, la lunghezza massima di taglio è 670 mm e può essere usata per piastrelle spesse 4-14 mm. Viene fornita con 2 supporti e una guida con arresto per tagli in diagonale.
Posa delle piastrelle facile

La guida 5564 permette di rilevare con esattezza il punto in cui aprire una sede circolare o squadrata all’interno della piastrella. È composta da calibro per foratura, prolunga, angolo di arresto e sensore.

Il calibro per contorni 5566 può essere utilizzato singolarmente o abbinato all’accessorio precedente; la larghezza di contorno massima è di 130 mm, ma per contorni grandi se ne possono abbinare due.

Componiamo l’attrezzo, portiamo in battuta il sensore a 90° sull’angolo interno formato dalle piastrelle adiacenti e facciamo scorrere telescopicamente la prolunga, fino a quando l’elemento che richiede la foratura della piastrella è al centro dell’occhiolo. Blocchiamo la rotella.

Allo stesso modo, cambiando l’aggiuntivo, possiamo rilevare la posizione esatta di un ingombro squadrato.

Con la misura rilevata andiamo in battuta sull’angolo della piastrella e segniamo con precisione la parte da asportare.

Effettuato il taglio o la foratura, a seconda dei casi, la piastrella intera può essere incollata e allineata senza dover effettuare ulteriori aggiustamenti.
Rimuovere le fughe
In seguito a un urto accidentale o nel tentativo di praticare un foro per installare un accessorio in bagno o in cucina può capitare di rompere o incrinare una piastrella.
Un incidente di percorso facilmente risolvibile procedendo alla sua sostituzione, ma prima di completare la rottura per asportarla bisogna isolarla dal resto del rivestimento, incidendo le fughe: le vibrazioni potrebbero causare la rottura delle piastrelle adiacenti.
Il raschiafughe 5570 dispone di un’impugnatura che offre una presa sicura e permette la rapida rimozione dello stucco da fughe larghe 2-6 mm, grazie a una rotella incorporata che stabilizza la guida nel punto di fuga, riducendo il rischio di estendere il danno alle altre piastrelle in base alla larghezza della fuga si possono usare una o due lame in HM.