Il truschino serve per rilevare una misura e riportarla con precisione su un pezzo di legno
Il truschino più elementare è costituito da un blocchetto di legno duro a forma di C, le cui facce sono levigate e perfettamente piane, ed un listello piallato che entri di misura nella feritoia del blocchetto. In prossimità dei denti del blocchetto c’è un fermo, costituito da una vite passante da serrare con un galletto, per bloccare il listello alla sporgenza voluta; all’estremità del listello è conficcata una punta graffiante oppure, attraverso un foro, viene fatta sporgere la punta di una matita.
A cosa serve
Viene utilizzato per rilevare una misura e riportarla con altrettanta precisione su un pezzo dal quale bisogna eliminare una porzione di legno che corrisponda con precisione. Il suo impiego, simile a quello del calibro, è essenziale per realizzare tenoni e mortase, per tracciare una misura costante su tutta la lunghezza di una tavola, per incastri a mezzo legno, battute o qualsiasi tracciatura distanziata dai bordi esterni di un manufatto che richieda reciprocità con un altro.
Come si usa
Se il truschino non riporta una scala millimetrata, la prima misura da riportare su un altro pezzo richiede un righello, che si appoggia poi sul listello scorrevole, in corrispondenza della punta tracciante. Si fa scorrere il listello fino a coincidere con la misura rilevata, lo si blocca tramite il galletto e si appoggia il blocchetto contro il bordo del pezzo da tracciare. Facendolo scorrere avanti e indietro, la punta realizza la traccia corrispondente alla misura rilevata.
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