Con alla base il principio di fondo della leva, le pinze Valex si caratterizzano per la conformazione dei becchi, assumendo compiti anche molto specifici
Le pinze Valex permettono di riprodurre la presa che la nostra mano attua fra i polpastrelli dell’indice e del pollice. A fronte dello svantaggio di non avere sensibilità su ciò che si stringe, si ottiene una serie di vantaggi fra cui spiccano la forza espressa nella presa e la salvaguardia della pelle, soggetta a escoriazioni e bruciature, se si lavora con pezzi la cui lavorazione fa innalzare la temperatura.
Per agevolare la presa in presenza di oggetti dalle più svariate forme e dimensioni, la pinza può avere i becchi fatti in modo diverso; un esempio è la pinza a pappagallo, con la quale si riescono ad agguantare oggetti di dimensione più grossa, oppure quelle fatte per mettere e togliere gli anelli Seeger. Discorso a parte va fatto per quelle che hanno i becchi per troncare. Valex
Tipologie
Il meccanismo con cui si modifica l’entità della presa, impone alla pinza a pappagallo di essere impugnata in modi diversi per avvitare e per svitare.
Le pinze Valex standard, il modello più diffuso e che non manca mai nella valigia attrezzi di qualsiasi professionista, si trovano di dimensioni diverse, solitamente con i becchi proporzionati alla lunghezza dell’impugnatura. Hanno sempre una zigrinatura più fine sulla punta e più spessa nella zona centrale del becco, fatta per agguantare oggetti tondi. Verso il fulcro, nella parte dove si esprime la maggiore forza, i becchi hanno un segmento affilato, adatto alla troncatura.
Le pinze Valex a becchi lunghi, in questo caso mezzotondi e diritti, permettono di agguantare, anche delicatamente, oggetti piccoli ma, quando si stringe forte, sulla piccola superficie di presa si sviluppa una forza elevata.
Fatte come le precedenti, ma con i becchi curvati anziché diritti. Molto utili perché la piega dei becchi agevola la presa nelle più disparate occasioni.
Pinze a becchi lunghi, ma in questo caso piatti; per dare la massima estensione di presa ai becchi, possono non avere il segmento per troncare.
Le pinze Valex per anelli Seeger possono essere fatte per quelli interni, come quelle in foto, oppure Seeger esterni, nelle quali, quando si stringe l’impugnatura, i becchi si divaricano. I becchi in entrambi i casi sono conici e finiscono con una sezione che si deve inserire nei fori degli anelli.
Le pinze per troncare, cosiddette tronchesi, possono avere il tagliente diagonale e diverse lunghezze dell’impugnatura.
In alternativa, ci sono tronchesi con il tagliente frontale, la cui configurazione permette di avvicinare molto il tagliente al fulcro e ottenere la massima riduzione dello sforzo.